La Flow Experience, conosciuta come esperienza ottimale, rappresenta uno stato di coscienza in cui l’utente è totalmente immerso nel compito che sta svolgendo.
Di cosa parliamo in questo articolo:
Il primo psicologo che parla di Flow Experience è Mihály Csíkszentmihályi. Nel 1975 propose la Teoria del flusso, pubblicata per la prima volta in un articolo del Journal of Humanistic Psychology. Il termine flow deriva da una similitudine che usavano i suoi pazienti: lo stato mentale viene descritto come una corrente di acqua che trascina le persone.
Csíkszentmihályi collega il concetto di Flow Experience alla felicità, affermando che lo stato di felicità non è casuale, ma viene ricercato e creato volontariamente selezionando informazioni. Gli individui tendono a preferire esperienze che producono stati mentali positivi e le situazioni in cui siamo totalmente assorti in un’attività tendono a produrre gioia e felicità.
I momenti migliori della nostra vita non sono tempi passivi, ricettivi, rilassanti. I momenti migliori di solito si verificano se il corpo e la mente di una persona sono spinti ai loro limiti nello sforzo volontario di realizzare qualcosa di difficile per cui ne valga la pena.
Csíkszentmihályi, Flow: la psicologia dell'esperienza ottimale.
Le persone sono travolte da flussi di informazioni, risultano però avere una capacità di gestire circa 126 bit di dati al secondo. Per fare un esempio pratico, Csíkszentmihályi afferma che una conversazione pesa circa 40 bit, un terzo della nostra capacità. Questo significa che quando si conversa, è molto difficile prestare attenzione anche a ciò che ci circonda. Quando un individuo è completamente assorto in una determinata attività, perde la consapevolezza di tutto il resto che gli sta intorno, poiché l’attenzione è totalmente volta a quel compito.
Per descrivere al meglio tutte le variabili che entrano in gioco, possiamo utilizzare lo schema nell'immagine. La Flow Experience si verifica quando c’è equilibrio tra valori molto alti di capacità dell'utente e difficoltà del compito.
Lo stato di flow è caratterizzato da un coinvolgimento completo dell’individuo in un determinato compito. In particolare, per far sì che l’esperienza sia ottimale, devono essere presenti alcuni elementi. Questi sono indipendenti l’uno dall’altro e si combinano insieme.
Perchè parliamo di Flow Experience, un concetto nato nell'ambito psicologico? La psicologia è da sempre presente in tutto ciò che riguarda il web e molti dei principi psicologici sono facilmente applicabili anche al web design. Nell'articolo sulla Gestalt puoi trovare una spiegazione più dettagliata della scelta di parlare di psicologia nel nostro blog.
Il flow è uno dei principi cardine alla base delle vendite e più in generale, uno dei concetti che i venditori online e i provider di servizi devono cercare di applicare ai loro siti. Un utente che presta totale attenzione al sito web o al social, senza lasciarsi distrarre da fattori esterni, ha più probabilità di passare più tempo sul sito, di tornarci più spesso. Sicuramente, una delle applicazioni più interessanti è quella legata alle vendite. Un sito che permette una buona Flow Experience all'utente, farà sì che egli sia più propenso a comprare.
Più avanti ti parleremo di uno dei metodi più comuni per garantire una Flow Experience ottimale.
Se vuoi approfondire:
Flow: the psychology of optimal experience (1990), Mihaly Csikszentmihalyi