8 metodi di ricerca sull'utente per la UX
Scritto da Monia il 22 Febbraio 2021

8 metodi di ricerca sull'utente per la UX

Alla base di una buona progettazione vi è sempre una buona ricerca, seguita da una corretta analisi ed interpretazione dei risultati ottenuti. Conoscere l'utente, lo sappiamo, è fondamentale per la UX. Ma se la ricerca è tanto importante, è necessario conoscere come effettuarla e quali metodi di ricerca sull'utente applicare.

In questo articolo vediamo 8 tra i più diffusi metodi di ricerca sull'utente per la UX e le loro applicazioni.

metodi di ricerca sull'utente

1. Card Sorting

A cosa serve? Utile ad assicurarsi che tutte le informazioni che l'utente di aspetterebbe di trovare siano presenti. In questo modo è possibile strutturare l'architettura dell'informazione.

Come funziona? I partecipanti organizzano gli argomenti in categorie che considerano sensate. Puoi utilizzare carte, fogli di carta oppure online, ad esempio con Optimal Workshop o UX Tweak. Due tipologie:

  1. Aperto, i partecipanti raggruppano gli argomenti e assegnano un nome a ciascun gruppo creato, creando categorie.
  2. Chiuso, fornisci ai partecipanti le categorie e chiedi loro di scegliere in quali inserire ogni argomento.

Vantaggi? Aiuta a capire le aspettative dell'utente e a valutare la comprensione degli argomenti, soprattutto nel card sorting aperto. Quello chiuso è invece più indicato se si ha già un sito web o un'applicazione e se ne vuole riorganizzare o verificare l'architettura.

Utile per:

  • Costruire la struttura del tuo sito web o app
  • Decidere cosa inserire nella homepage
  • Nominare le categorie di navigazione
  • Valutare se le categorie sono esaustive e chiare
card sorting

2. Focus Group

A cosa serve? Per raccogliere informazioni sugli utenti target, quindi sui desideri, difficoltà, atteggiamenti, aspettative, esperienze e valori.

Come funziona? Consiste in una discussione con un numero di partecipanti compreso tra 5 e 10 persone, più un moderatore. Se non decidi di affidarti ad un moderatore esperto, assicurato di preparare una lista di argomenti da trattare e una lista di domande a riposta aperta, al fine di incoraggiare una discussione. Nonostante ciò, la discussione deve essere naturale, quindi è consigliabile seguire con eccessiva rigidità la lista, ma di usarla solo come guida. Infine, è utile registrare la sessione e/o assicurarsi che un soggetto non partecipante prenda nota (previo consenso dei partecipanti).

Vantaggi? Permette di iniziare la progettazione e può essere svolto in ogni momento. Inoltre è un metodo rapido per raccogliere informazioni di varia natura.

Utile per:

  • Conoscere l'utente (è fondamentale che i partecipanti rappresentino il target!)
  • Sviluppare personas
  • Scoprire difficoltà e/o esigenze prima ignote

3. User Persona

A cosa serve? Per creare rappresentazioni realistiche ed affidabili del target di riferimento, utilizzando le informazioni raccolte con un altro metodo di ricerca e con le analytics.

Come funziona? Si crea (o creano) nelle fasi iniziali della ricerca. Si assegna un nome di fantasia, e si costruisce il profilo personale dell'utente target, indicando i dati demografici (età, stato civile, livello di istruzione e professione). In seguito si riflette più a fondo sugli obiettivi, la motivazione e il background (es. come passa il tempo libero, per quanto tempo al giorno usa il cellulare, quali sono le sue aspirazioni e quali sono le sue paure).

Vantaggi? Una user persona ben costruita, a partire da una ricerca altrettanto ben eseguita, fornisce interessanti indicazioni utili a valutare e prevedere le problematiche riscontrabili durante l'interazione dell'utente col prodotto, oltre a fornire spunti per miglioramenti.

Utile per:

  • Avere un riferimento durante la progettazione
  • Definire bisogni e frustrazioni dell'utente, oltre al profilo
  • Focalizzarsi sul target
user persona

4. Intervista 1:1

A cosa serve? Come per il focus group, serve a raccogliere informazioni sugli utenti target, ma individualmente.

Come funziona? Le interviste possono essere svolte di persona, al telefono, via videochiamata o chat. La procedura è la medesima del focus group. Anche, e soprattutto, in questo caso si consiglia di chiedere l'intervento di un intervistatore esperto.

Vantaggi? Rispetto al focus group, si ha una maggiore attenzione sul singolo intervistato, quindi è possibile concentrarsi più a lungo su un argomento in particolare e regolare l'intervista in base alle risposte ricevute e ai bisogni dell'intervistato. Inoltre, si evitano dinamiche comuni nelle sessioni di gruppo, come la scarsa partecipazione di persone più introverse.

Utile per:

  • Ricavare informazioni più dettagliate
  • Analizzare più a lungo le difficoltà individuali
  • Raccogliere pareri senza influenze di gruppo
  • Ascoltare l'utente in una condizione che lo mette a suo agio

5. Prototipo

A cosa serve? Precede lo sviluppo vero e proprio. Si tratta di una bozza avanzata sotto forma di disegno su carta (poco frequenti e poco affidabili) o come prodotto cliccabile, funzionante e realistico, molto vicino al prodotto finale.

Come funziona? Per la versione su carta sono sufficienti carta, penna o pennarelli ed eventuali note adesive. Per la versione interattiva vi sono diversi software utilizzabili, tra cui Figma, Adobe XD e Sketch. Attenzione: prototipi e wireframe sono due cose diverse. I primi, infatti, si sviluppano in una fase avanzata della progettazione e sono molto più dettagliati.

Vantaggi? Permette di fare test e valutazioni sul prodotto ancora prima di svilupparlo. Inoltre permette di avere una visione più chiara del prodotto finale e di presentarlo agli stakeholder.

Utile per:

  • Valutare un sito o un'app prima di svilupparlo, risparmiando risorse
  • Ricevere feedback durante la progettazione
  • Testare l'interazione

6. First Click Testing

A cosa serve? Per valutare la navigazione dell'utente. Nello specifico si analizza su cosa clicca per primo l'utente sull'interfaccia, al fine di completare un compito.

Come funziona? Crea diverse task da eseguire, problemi da risolvere, di complessità e tipologia diversa. Esempio: "Vuoi scoprire la tariffa più bassa per un volo verso x nella settimana y e vuoi conoscere la franchigia bagaglio".
Assicurati di conoscere i passaggi necessari ad ottenere queste informazioni, così da confrontarli con quelli eseguiti dai partecipanti.
Prendi nota del numero di click e del tempo necessario prima del click successivo. Dopo ogni task, chiedi ai partecipanti di valutare, ad esempio su scala Likert, il loro livello di soddisfazione e di agio, oltre a lasciare spazio per commenti liberi.

Vantaggi? Permette di valutare l'efficacia della struttura dei collegamenti e vedere come naviga l'utente.

Utile per:

  • Valutare la struttura delle informazioni
  • Riconsiderare il posizionamento delle informazioni
  • Testare la trovabilità delle informazioni
first click testing

7. A/B Test

A cosa serve? Permette di confrontare due versioni di una pagina o di uno o più elementi all'interno di essa. Può riguardare il contenuto testuale, colori, layout e molto altro ancora.

Come funziona? Si creano due versioni (versione A e versione B), partendo da un'ipotesi e si manipola la variabile desiderata. La versione A è la versione "di controllo", mentre la B è quella alterata. I soggetti vengono sottoposti ad entrambe le versioni ed si analizzano i comportamenti e le risposte. Si tratta di un metodo poco rigido e può essere adattato a seconda delle proprie esigenze e ipotesi di partenza.

Vantaggi? Si riceve un feedback su una versione differente e si analizzano le variabili chiave per la conversione.

Utile per:

  • Verificare un'ipotesi sull'impostazione della pagina
  • Migliorare costantemente l'usabilità
  • Aggiornare coscientemente la composizione di una pagina

8. Usability Testing

A cosa serve? Per valutare l'interazione degli utenti con un prodotto o un servizio.

Come funziona? Ai partecipanti viene chiesto di eseguire task tipiche realistiche, sotto osservazione. L'osservatore pone domande, prende nota e, appunto, osserva. Vengono poi raccolti dati qualitativi e quantitativi e si considera la soddisfazione dell'utente. Per studi sofisticati è possibile utilizzare anche l'eyetracker per analizzare i movimenti oculari. Il test può essere svolto anche da remoto attraverso l'uso di software dedicati.

Vantaggi? Consente di valutare ampiamente l'esperienza di interazione e di individuare opportunità di miglioramento.

Utile per:

  • Determinare il grado di soddisfazione degli utenti
  • Valutare se gli utenti riescono a completare con successo le task
  • Individuare eventuali problematiche

Quali metodi di ricerca sull'utente scegliere?

La scelta dei metodi di ricerca sull'utente più appropriati dipende da diversi fattori, tra cui:

  • Obiettivi di ricerca
  • Fase di progettazione
  • Tempo disponibile
  • Strumenti e luoghi per effettuare i test
  • Disponibilità e reperibilità dei soggetti
  • Budget

Alcuni metodi possono (e in alcuni casi devono) essere combinati con altri per ottenere una quantità sufficiente di dati. Qualunque siano i tuoi obiettivi di ricerca, è importante avere sempre una mentalità aperta al cambiamento.
Conoscere, ascoltare e capire l'utente sono aspetti fondamentali per una buona costruzione del disegno di ricerca. Scegliendo tra i metodi di ricerca sull'utente quelli appropriati sarai in grado di progettare un prodotto valido oltre a trovare ulteriori ispirazioni.

Hai già letto il nostro articolo sul processo di progettazione della User Experience? Lo trovi qui.

Fonti:

- Usability.gov - User Research Basics

Scritto da Monia
La comunicazione è al centro della mia formazione e mia grande passione. Ho un debole per i gatti e per le persone. Trovo intriganti le cose complesse, ma il mio sogno è di renderle più semplici ed accessibili a tutti.

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