Alla base di una buona progettazione vi è sempre una buona ricerca, seguita da una corretta analisi ed interpretazione dei risultati ottenuti. Conoscere l'utente, lo sappiamo, è fondamentale per la UX. Ma se la ricerca è tanto importante, è necessario conoscere come effettuarla e quali metodi di ricerca sull'utente applicare.
In questo articolo vediamo 8 tra i più diffusi metodi di ricerca sull'utente per la UX e le loro applicazioni.
Di cosa parliamo in questo articolo:
A cosa serve? Utile ad assicurarsi che tutte le informazioni che l'utente di aspetterebbe di trovare siano presenti. In questo modo è possibile strutturare l'architettura dell'informazione.
Come funziona? I partecipanti organizzano gli argomenti in categorie che considerano sensate. Puoi utilizzare carte, fogli di carta oppure online, ad esempio con Optimal Workshop o UX Tweak. Due tipologie:
Vantaggi? Aiuta a capire le aspettative dell'utente e a valutare la comprensione degli argomenti, soprattutto nel card sorting aperto. Quello chiuso è invece più indicato se si ha già un sito web o un'applicazione e se ne vuole riorganizzare o verificare l'architettura.
Utile per:
A cosa serve? Per raccogliere informazioni sugli utenti target, quindi sui desideri, difficoltà, atteggiamenti, aspettative, esperienze e valori.
Come funziona? Consiste in una discussione con un numero di partecipanti compreso tra 5 e 10 persone, più un moderatore. Se non decidi di affidarti ad un moderatore esperto, assicurato di preparare una lista di argomenti da trattare e una lista di domande a riposta aperta, al fine di incoraggiare una discussione. Nonostante ciò, la discussione deve essere naturale, quindi è consigliabile seguire con eccessiva rigidità la lista, ma di usarla solo come guida. Infine, è utile registrare la sessione e/o assicurarsi che un soggetto non partecipante prenda nota (previo consenso dei partecipanti).
Vantaggi? Permette di iniziare la progettazione e può essere svolto in ogni momento. Inoltre è un metodo rapido per raccogliere informazioni di varia natura.
Utile per:
A cosa serve? Per creare rappresentazioni realistiche ed affidabili del target di riferimento, utilizzando le informazioni raccolte con un altro metodo di ricerca e con le analytics.
Come funziona? Si crea (o creano) nelle fasi iniziali della ricerca. Si assegna un nome di fantasia, e si costruisce il profilo personale dell'utente target, indicando i dati demografici (età, stato civile, livello di istruzione e professione). In seguito si riflette più a fondo sugli obiettivi, la motivazione e il background (es. come passa il tempo libero, per quanto tempo al giorno usa il cellulare, quali sono le sue aspirazioni e quali sono le sue paure).
Vantaggi? Una user persona ben costruita, a partire da una ricerca altrettanto ben eseguita, fornisce interessanti indicazioni utili a valutare e prevedere le problematiche riscontrabili durante l'interazione dell'utente col prodotto, oltre a fornire spunti per miglioramenti.
Utile per:
A cosa serve? Come per il focus group, serve a raccogliere informazioni sugli utenti target, ma individualmente.
Come funziona? Le interviste possono essere svolte di persona, al telefono, via videochiamata o chat. La procedura è la medesima del focus group. Anche, e soprattutto, in questo caso si consiglia di chiedere l'intervento di un intervistatore esperto.
Vantaggi? Rispetto al focus group, si ha una maggiore attenzione sul singolo intervistato, quindi è possibile concentrarsi più a lungo su un argomento in particolare e regolare l'intervista in base alle risposte ricevute e ai bisogni dell'intervistato. Inoltre, si evitano dinamiche comuni nelle sessioni di gruppo, come la scarsa partecipazione di persone più introverse.
Utile per:
A cosa serve? Precede lo sviluppo vero e proprio. Si tratta di una bozza avanzata sotto forma di disegno su carta (poco frequenti e poco affidabili) o come prodotto cliccabile, funzionante e realistico, molto vicino al prodotto finale.
Come funziona? Per la versione su carta sono sufficienti carta, penna o pennarelli ed eventuali note adesive. Per la versione interattiva vi sono diversi software utilizzabili, tra cui Figma, Adobe XD e Sketch. Attenzione: prototipi e wireframe sono due cose diverse. I primi, infatti, si sviluppano in una fase avanzata della progettazione e sono molto più dettagliati.
Vantaggi? Permette di fare test e valutazioni sul prodotto ancora prima di svilupparlo. Inoltre permette di avere una visione più chiara del prodotto finale e di presentarlo agli stakeholder.
Utile per:
A cosa serve? Per valutare la navigazione dell'utente. Nello specifico si analizza su cosa clicca per primo l'utente sull'interfaccia, al fine di completare un compito.
Come funziona? Crea diverse task da eseguire, problemi da risolvere, di complessità e tipologia diversa. Esempio: "Vuoi scoprire la tariffa più bassa per un volo verso x nella settimana y e vuoi conoscere la franchigia bagaglio".
Assicurati di conoscere i passaggi necessari ad ottenere queste informazioni, così da confrontarli con quelli eseguiti dai partecipanti.
Prendi nota del numero di click e del tempo necessario prima del click successivo. Dopo ogni task, chiedi ai partecipanti di valutare, ad esempio su scala Likert, il loro livello di soddisfazione e di agio, oltre a lasciare spazio per commenti liberi.
Vantaggi? Permette di valutare l'efficacia della struttura dei collegamenti e vedere come naviga l'utente.
Utile per:
A cosa serve? Permette di confrontare due versioni di una pagina o di uno o più elementi all'interno di essa. Può riguardare il contenuto testuale, colori, layout e molto altro ancora.
Come funziona? Si creano due versioni (versione A e versione B), partendo da un'ipotesi e si manipola la variabile desiderata. La versione A è la versione "di controllo", mentre la B è quella alterata. I soggetti vengono sottoposti ad entrambe le versioni ed si analizzano i comportamenti e le risposte. Si tratta di un metodo poco rigido e può essere adattato a seconda delle proprie esigenze e ipotesi di partenza.
Vantaggi? Si riceve un feedback su una versione differente e si analizzano le variabili chiave per la conversione.
Utile per:
A cosa serve? Per valutare l'interazione degli utenti con un prodotto o un servizio.
Come funziona? Ai partecipanti viene chiesto di eseguire task tipiche realistiche, sotto osservazione. L'osservatore pone domande, prende nota e, appunto, osserva. Vengono poi raccolti dati qualitativi e quantitativi e si considera la soddisfazione dell'utente. Per studi sofisticati è possibile utilizzare anche l'eyetracker per analizzare i movimenti oculari. Il test può essere svolto anche da remoto attraverso l'uso di software dedicati.
Vantaggi? Consente di valutare ampiamente l'esperienza di interazione e di individuare opportunità di miglioramento.
Utile per:
La scelta dei metodi di ricerca sull'utente più appropriati dipende da diversi fattori, tra cui:
Alcuni metodi possono (e in alcuni casi devono) essere combinati con altri per ottenere una quantità sufficiente di dati. Qualunque siano i tuoi obiettivi di ricerca, è importante avere sempre una mentalità aperta al cambiamento.
Conoscere, ascoltare e capire l'utente sono aspetti fondamentali per una buona costruzione del disegno di ricerca. Scegliendo tra i metodi di ricerca sull'utente quelli appropriati sarai in grado di progettare un prodotto valido oltre a trovare ulteriori ispirazioni.
Hai già letto il nostro articolo sul processo di progettazione della User Experience? Lo trovi qui.
Fonti:
- Usability.gov - User Research Basics